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Introduzione

La Val Grande è una delle aree wilderness dell’Italia, ovvero luoghi selvaggi e incontaminati dall’uomo.

Qui le tracce del passaggio dell’uomo sono evidenti (alpeggi, mulattiere, ecc…) ma il concetto di wilderness si identifica in luoghi ormai abbandonati, senza strade, senza insediamenti permanenti e neppure stagionali.  

Corte Buè è un’antica corte, che risale probabilmente al 1300, posta sul versante nord-orientale dei corni di Nibbio, dove alcune famiglie portavano il bestiame al pascolo per la stagione estiva.

L’escursione, non molto impegnativa salvo alcune salite lungo la strada del ritorno per la chiusura dell’anello, attraversa luoghi ricchi di storia quali alpeggi ormai abbandonati e Belmel Frecc (luogo in cui è avvenuta una tragedia aerea nel 1935), il tutto adornato da bellissimi boschi di castagni, faggi e betulle.

Arrivati a Corte Buè, oltre ad un’area panoramica con tavoli e zona griglia, si trovano due strutture ancora in uso: il rifugio Gruppo Escursionisti della Val Grande e il bivacco Serena.

Durante la salita, invece, ci si imbatte nel rifugio Fantoli, posizionato lungo il sentiero che attraversa l’Alpe Ompio.

Come arrivare?

Il luogo di partenza di quest’escursione è la nota Alpe Ompio, precisamente l’Alpe Ruspesso, nella provincia del Verbano Cusio Ossola.

Non vi è un vero e proprio parcheggio, ma si lasciano le auto alla fine della strada che da Bieno sale all’Alpe Ompio.

Per la salita è vivamente consigliata la strada che aggira Bieno, passando da Verbania, Trobaso e Isella. Il giro richiede qualche minuto in più ma permette di evitare il passaggio tra gli angusti vicoli di Bieno.

Info

Itinerario

Una volta parcheggiata l’auto al termine della strada asfaltata si prende il sentiero A54 – P07b che dall’Alpe Ruspesso porta alla Corte Buè passando per l’Alpe Ompio.

Superato il piccolo borgo di Ruspesso [920 m], dove si trovano due fontane con acqua potabile, si prosegue sulla mulattiera diretta verso l’Alpe Ompio.

Raggiunto in 15 min il rifugio Fantoli [997 m], si prende il sentiero a sinistra che porta alle baite superiori dell’Alpe Ompio.

Da qui il percorso non sarà più lastricato e si snoderà tra boschi di castagni e faggi.

In altri 20 min di cammino si raggiunge La Croce, bivio posto a 1113 m in cui il sentiero si divide in due rami: a destra si prosegue verso Belmec Frecc e quindi Corte Buè, mentre a sinistra si sale in direzione del Monte Faiè.

Preso il sentiero di destra, dopo qualche sali scendi si raggiunge Belmel Frecc [1116 m], quota massima dell’anello e luogo ricco di storia.

Qui infatti si trovano due targhe commemorative: la prima, sotto una balma lungo la via, dedicata agli alpigiani defunti della Val Grande, mentre la seconda, posta leggermente fuori rotta, commemora due soldati, Aristide Marchi e Raffaele Antonelli che il 13 agosto 1935 persero la vita in un’esercitazione con un velivolo militare.

Proseguendo lungo il sentiero si scende verso Corte Buè che si raggiunge in circa 45 min.

Lungo questa tratta si troveranno diversi bivi segnalati, in cui si dovrà seguire le indicazioni per Corte Buè. 

Si dovrà prestare attenzione ad un unico bivio non segnalato nel quale la strada corretta da imboccare è quella di destra, leggermente in discesa.

Arrivati a Corte Buè [895 m], dopo aver superato i ruderi di Fragnera e guadato il ruscello, ci si imbatte in un antico alpeggio ormai decadente, in cui la vegetazione ha avuto la meglio sull’opera dell’uomo.

In questo luogo ricco di storia, gli unici due edifici ancora in uso sono il rifugio Gruppo Escursionisti della Val Grande, usufruibile solo da coloro che fanno parte di questa comunità, e il bivacco Serena, aperto tutto l’anno ed agibile da chiunque.

Attraversando completamente la corte si raggiunge una terrazza panoramica sulla valle sottostante e sui corti di Velina.

Qui si trova anche un’area picnic dotata di tavoli in legno e zona griglia, oltre che una suggestiva sedia in legno alta circa 3 m dove escursionisti e viaggiatori si soffermano per un’incantevole foto ricordo.

Si imbocca il sentiero di rientro che parte a fianco del bivacco Serena e corre parallelo a quello di andata, ma circa 200 m più basso di quota.

Seguendo le indicazioni per Alpe Ompio/Ruspesso si perde quota fino a toccare i 723 m per poi risalire fino all’altitudine di partenza. In circa un paio d’ore si ritorna al parcheggio.

Durante questo tratto di percorso, completamente coperto da castagni e betulle, che chiude l’anello, ci si imbatte prima in due ripide scalinate che ricordano paesaggi fiabeschi e successivamente in un altro alpeggio, l’Alpe Basseno [865 m].

Una volta tornati all’Alpe Ompio, questa volta si raggiungono i casolari più bassi in cui vi è anche una fontana di acqua potabile, si ripercorre la carrozzabile lastricata che conduce all’Alpe Ruspesso.

Indicazioni

Photo gallery

Valutazioni

Difficoltà
Precisione delle indicazioni
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