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Introduzione

Il Monte Barro è la prima tra le cime delle prealpi che si incontra arrivando dalle province di Monza e di Milano e, senza ombra di dubbio, è una delle cime più panoramiche che si incontrano nei dintorni di Lecco.

Con un’altitudine di 922 metri offre una magnifica vista sia sulle cime circostanti, come il Resegone, la Grignetta e i Corni di Canzo, sia sugli specchi d’acqua sotto le sue pendici, tra tutti il Lago di Como.

Ci sono veramente tanti sentieri che attraversano il Parco del Monte Barro rendendo questa destinazione adatta sia alle famiglie, sia agli escursionisti in cerca di un’escursione primaverile.

L’itinerario proposto è il famoso “sentiero delle creste” che rappresenta il modo più diretto per raggiungere la cima risalendo la cresta sud (sentiero 305), partendo da Galbiate, e compiendo un anello scendendo per la cresta nord (sentiero 304).

Va evidenziato che, nonostante il modesto dislivello e la brevità della salita, non bisogna sottovalutare l’escursione per la presenza di tratti leggermente esposti dove, in alcuni punti, è necessario arrampicarsi con le mani.

Come arrivare?

La partenza dell’escursione è Galbiate [371 m], località in provincia di Lecco e sede del Parco Naturale del Monte Barro. 

Per raggiungere Galbiate, percorrendo la S.S. 36 del Lago di Como e dello Spluga si può uscire a Rogeno/Molteno/Sirone/Dolzago oppure a Civate-Oggiono-Lecco lago

L’itinerario inizia da Via dell’Oliva, ma, vista l’assenza di parcheggi, è consigliato lasciare l’auto più in centro presso il parcheggio di Piazza Risorgimento.

Info

Itinerario

Lasciata l’auto in paese, si raggiunge il punto di inizio dell’escursione risalendo Via dell’Oliva, prima strada asfaltata e poi sterrata, immergendosi in bellissimi uliveti.

Superato il cartello in legno che segna l’inizio del Parco del Monte Barro e quindi anche dell’escursione [450 m], si prosegue dritto sulla mulattiera fino a raggiungere un bivio dove si trovano una fontanella d’acqua e alcuni cartelli escursionistici.

Qui si prende il sentiero 305, a sinistra, che di lì a poco inizia a salire nei boschi in direzione III Corno/Vetta del Monte Barro, il cosiddetto “sentiero delle creste”.

Si guadagna rapidamente quota e, dopo un primo tratto nel bosco, il sentiero prende il ripido crinale da cui si inizia a godere di una meravigliosa vista sul Resegone, a destra, e sul Lago di Garlate, alle spalle.

Di lì a poco si raggiunge, in circa 45 min, il terzo corno [768 m] (primo dei 3 corni da passare).

Dopo aver ammirato il panorama su Lecco e su tutte le cime circostanti, si continua sul sentiero dirigendosi verso il secondo corno.

Il sentiero dapprima scende leggermente per poi inerpicarsi ed arrivare al secondo corno [791 m], raggiungibile dopo brevi passaggi in cui diventa necessario l’uso delle mani.

Procedendo, come avvenuto in precedenza, in leggera discesa per poi risalire si raggiunge il primo corno [820 m] da dove si può facilmente notare la maestosa croce della vetta del Monte Barro.

Per raggiungere la cima si raggiunge dapprima la Sella di Pila [787 m], circa 1 h dalla partenza, dove si congiungono diversi sentieri che percorrono le pendici del Monte Barro.

Si continua a seguire il sentiero 305 che risale il pendio sino a delle piccole pareti rocciose che si superano in arrampicata (vi sono molti appigli sia per le mani che per i piedi e non sono presenti tratti esposti o con catene).

Dopo quest’ultima parte panoramica e divertente in 1 h e 15 min si arriva alla cima del Monte Barro [922 m], molto ampia, che permette una rigenerante sosta anche in caso ci fossero numerose persone.

Dalla cima lo sguardo spazia dal sottostante ramo di Lecco del Lago di Como alle cime circostanti, tra le quali si possono notare il Cornizzolo, il Moregallo e i Corni di Canzo, la Grignetta, il monte Due Mani ed infine il Resegone.

Per proseguire nell’itinerario si scende dal lato opposto della cima e subito si incontra una deviazione dove si svolta a destra prendendo il sentiero 304.

Dopo aver superato un’altra piccola parete di roccia si arriva ai Prati della Corna [832 m], una bellissima terrazza erbosa sul Lago di Lecco con una splendida vista sulle Grigne.

Da qui il sentiero scende molto ripido verso il Sasso della Vecchia [670 m], 40 min dalla vetta, che si lascia alle spalle prendendo il sentiero di sinistra, incamminandosi verso l’Eremo.

Questo tratto di sentiero si sviluppa tra boschi con una pendenza molto lieve ed in circa 20 min sbuca in Località Culcinera [620 m], sulla strada asfaltata sottostante l’Eremo [790 m] che si raggiunge in altri 5 min.

Dopo una breve sosta (possibilità di ristoro) ci si incammina lungo la mulattiera che torna a Galbiate e che parte alle spalle dell’Eremo.

Di lì a poco si prende una deviazione a sinistra, imboccando il “sentiero delle torri” che permette di visitare quello che viene chiamato il “muraioo”, ovvero un antico muro di cinta, ormai quasi totalmente distrutto, inframezzato da torri di guardia.

Dopo un tratto piuttosto pianeggiante che gode di una bellissima vista, si incontra un ultimo incrocio a cui prestare attenzione.

Qui si prende il sentiero 307 per Galbiate che riporta al bivio lungo la mulattiera da cui iniziava l’itinerario.

Photo gallery

Valutazioni

Difficoltà
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