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Rifugio Gattascosa

da Alpe San Bernardo (VB)

Rifugio Gattascosa

Introduzione

Il Rifugio Gattascosa è situato a 2000 metri in alta Val Bognanco, tra alberi e prati nel bel mezzo della conca di Gattascosa, ai piedi del passo di Monscera, storico passo lungo la via Stockalper che collega la Val d’Ossola con Briga in Svizzera.

Vi sono varie alternative per raggiungere il rifugio, l’itinerario invernale che viene proposto è un percorso ad anello da effettuarsi con le ciaspole e con partenza dall’alpe San Bernardo.

Il percorso richiede circa 4 h complessive con un dislivello di 400 metri circa.

La salita si effettua su un sentiero innevato, non particolarmente impegnativo, che attraversando boschi, la torbiera di Gattascosa e sfiorando il lago di Ragozza raggiunge il rifugio. 

Qui è possibile fermarsi per pranzare con carni, polenta e formaggi accompagnati da ottimo vino in una caratteristica baita in legno calda ed accogliente.

Per la discesa, invece, si utilizza la strada jeeppabile, leggermente più lunga ma più camminabile, che scende dall’altro lato della valle e ritorna al punto di partenza dell’escursione passando per diversi alpeggi estivi.

Come arrivare?

Dall’uscita di Domodossola (superstrada verso il Passo del Sempione) seguire le indicazioni per Bognanco.

Superati i due paesini di Bognanco e San Lorenzo, al termine della strada asfaltata, si raggiunge il parcheggio dell’Alpe San Bernardo posto di fronte all’omonima chiesetta.

Il parcheggio è di medie dimensioni e, nel caso fosse pieno, è anche possibile parcheggiare l’auto sul ciglio della strada.

Siccome la zona non è prettamente turistica, è consigliabile contattare telefonicamente il rifugio per informarsi riguardo le condizioni della strada.

Info

Itinerario

Dal parcheggio dell’Alpe San Bernardo  [1627 m], dove è anche presente una fontana di acqua potabile, si prosegue sulla strada sterrata e dopo pochi metri si incontra un bivio: a sinistra si prende il sentiero nel bosco per compiere il giro in senso orario (percorso consigliato), a destra invece si prende la strada jeeppabile per effettuare l’anello in senso antiorario.

Prendendo a sinistra si raggiunge il Rifugio-Ristoro San Bernardo [1650 m] dove vi è il parcheggio estivo, solitamente ben innevato. Da qui si imbocca sulla sinistra il sentiero D00 che prosegue, praticamente pianeggiante, entrando nel bosco.

Dopo circa 20 min si incontra un bivio in cui bisogna prendere il sentiero di destra che inizia a salire.

Si prosegue nel bosco e dopo un paio di salite si arriva, in circa 1 h dalla partenza, ad una radura chiamata Piana di Ridorosso [1831 m], nota anche come la Torbiera di Gattascosa.

La Torbiera è solcata da rigagnoli e dal ruscello già costeggiato più in basso, che ad un’osservazione attenta possono essere ben notati anche in queste condizioni di innevamento. L’atmosfera che si vive in questo luogo è davvero suggestiva anche grazie alle prime viste sulle cime della Val Bognanco, con il Pizzo Pioltone che domina il centro della scena.

Dopo aver attraversato la piana (da notare le passerelle in legno presenti sotto la neve) si giunge ai piedi di un’altra salita, stavolta più ripida, che si inerpica tra un rado bosco di larici e porta a quello che in estate è il Lago di Ragozza [1958 m] che risulta, spesso, completamente ricoperto dalla neve e quindi non visibile.

Passato il Lago di Ragozza si percorre un altro tratto in leggera salita e si giunge in vista del Rifugio Gattascosa [1993 m] il quale si raggiunge, dopo 1 h 45 min, con un breve traverso.

Dal rifugio è possibile raggiungere in poco più di mezz’ora il Passo di Monscera [2103 m] che si trova sul confine svizzero e dal quale si ha una vista spettacolare sul “trittico del Sempione”: Fletschorn, Lagginhorn e Weissmeis.

Il Rifugio Gattascosa dispone di 5 camere con 20 posti letto e 2 bagni con relative docce, è gestito da persone cordiali e disponibili e può essere un ottimo punto d’appoggio sia per pranzare nelle gite giornaliere, sia per pernottare usandolo come punto di partenza per i trekking della Val Bognanco.

E’ aperto durante tutta la stagione estiva mentre in inverno apre nei weekend e nei festivi (meteo permettendo).

Da qui la vista è davvero fantastica e il cibo cucinato non è da meno con carni, polenta e formaggi accompagnati da ottimo vino in una caratteristica baita in legno calda ed accogliente.

Per la discesa, si percorre la grande traccia costituita dalla jeeppabile estiva in direzione del passo di Monscera (sentiero D10), raggiunto il bivio per il passo lo si trascura e si segue la strada verso valle; alle spalle, dall’altro lato, si scorge ancora il rifugio.

Dopo circa 20 minuti di cammino si raggiungono le baite dell’Alpe Monscera [1971 m] situate in immensi spazi innevati all’interno di uno splendido paesaggio di alta montagna definito “il paradiso di Monscera”.

Superato il “paradiso di Monscera” la strada continua a scendere entrando tra i larici e si attraversa uno dei rami del Rio Rasiga con il bosco che si fa sempre più fitto.

La traccia ormai molto evidente segue sempre la strada jeppabile battuta e, seppur un po’ monotona per la lunghezza, si abbassa nella valle passando accanto a diverse baite. 

Superate le baite dell’Alpe Arza [1754 m] ed il Rifugio Il Dosso la strada continua nel bosco scendendo con ripidi tornanti fino al ponte sul Rio Rasiga che si attraversa per imboccare l’ultimo tratto di sentiero che ci riporta fino all’Alpe San Bernardo, chiudendo così l’anello.

Photo gallery

Valutazioni

Difficoltà
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